RISPETTO DELLA SCHERMA E TRADIZIONI CRIMINALI

Innanzitutto, bisogna sapere che la nostra tradizione criminale, quale quella russa, ha delle caratteristiche uniche rispetto ad altre tradizioni criminali presenti nel mondo, questo perché risulta essere estremamente dipendente dal potere. Ormai al giorno d’oggi si è così abituati al fatto che la tradizione criminale si sia mescolata con la nostra vita odierna, al punto tale che, addirittura, i politici si esprimono in pubblico utilizzando delle parole comuni di un contesto sociale specifico. Per queste ragioni, nella realtà russa la tradizione criminale si è in qualche modo mescolata con la vita sociale e ne è diventata la parte integrante, pur non essendo compresa da tutti. Dall’altro lato, tale tradizione criminale fu secretata fra gli anni 1930 e 1940 e accettata dai servizi segreti militari dell’URSS.

Per questo, in primo luogo vorrei dire che storicamente la tradizione criminale russa è la più lunga, ripeto, ha la storia più lunga, suddividendosi in 11 periodi storici. Nella tradizione criminale russa si individuano due linee – la linea greca e la linea normanna, da questo ne derivano due tipi di presa del coltello, ovvero la presa greca e la presa normanna.

 

 

Attraverso questi 11 periodi si sono avvicendate numerosissime tecniche, basti pensare solo alla quantità di diverse denominazioni attribuite ai coltelli. Quanti nomi ha avuto il coltello nella storia! Se prendessimo, a mero titolo di esempio la storia criminale italiana, non potremmo normalmente contare così tante denominazioni e tipologie di coltelli. Invece, nella tradizione criminale russa, troviamo una quantità immensa di tipologie e denominazioni, durante tutti e 11 periodi. Da noi sono arrivate solo 35-37 coltellate, le quali vanno moltiplicate per due, tale da avere 70 colpi. Tra poco scoprirete perché bisogna moltiplicare per due…

È un insieme di tecniche abbastanza ricco ed amplio.

Con riferimento ai combattimenti moderni con pugni (il pugilato inglese) si individuano solamente tre colpi – diretto, laterale e dal basso. Nella tradizione del coltello russa, invece, è possibile individuare 35, da moltiplicare per due.

 

In generale ci sono due modelli logici.

Il modello del serpente è il modello greco.

Se parliamo dei simboli, laddove sono raffigurati teschi, croci, inclusione del serpente, della rosa, inserimento del serpente nella rosa, tutto questo o appartiene alla tradizione mista, cioè normanna e greca, o alla tradizione greca. Laddove vediamo aquile e stelle, si è certamente in presenza della tradizione normanna.

 

Ricordiamo che quando avremo a che fare con il coltello a forma di “un becco” (la piglia normanna), per lo più si tratterà della tradizione normanna. Tutte le armi dei greci assomigliano alle piume di uccelli, cioè, ad una piuma completa oppure a mezza piuma. Si potrebbe dire che il serpente ha tirato dall’ala dell’aquila “una piuma” e l’ha trasformata in una lama. La lama a forma di piuma è più predisposta a assestare colpi taglienti e la stessa presa greca mira alla gestione del coltello, attraverso colpi taglienti e pungenti nei quali predominano i colpi taglienti.

Il modello dell’aquila è il modello normanno. L’aquila normanna ha un becco, e i colpi nel sistema normanno assomigliano ai colpi del becco dell’aquila. Nel modello normanno come tipologia di coltello esiste anche l’unghia dell’aquila, l’unghia dell’orso, come coltello e i denti del lupo.

 

Di seguito vengono presentati due modelli logici – “l’aquila” e “il serpente”. Il modello del “Serpente” a volte appare come un cobra, anche se in alcune fonti appare come un serpente a sonagli e talvolta si tratta addirittura di una vipera (forestale). Il serpente, come sapete, ha sostanzialmente una strategia comportamentale, quale quella di stringersi e allargarsi, se invece è un cobra, allora oscillerà pure. Perciò, muoversi con il corpo, evitare un colpo, un movimento indietro dal coltello e un movimento improvviso avanti, sono movimenti greci. Movimenti pendolari da un lato all’altro sono, invece, movimenti normanni. Otteniamo una croce. Movimenti avanti-indietro sono movimenti greci. Movimenti pendolari sono movimenti normanni con l’aiuto delle gambe, quando il corpo è statico sono movimenti normanni. Quando i movimenti si uniscono insieme si tratta di movimenti avanti/indietro e l’oscillazione simultanea da un lato all’altro (il modello veneziano).

 

Il coltello in Tradizione Criminale Russa

 

La tradizione criminale russa ha origini veneziane, basti immaginare l’estensione verticale dove “nella suola” c’è “il serpente” – della tradizione greca, invece in cima c’è “l’aquila” – della tradizione normanna. In un determinato momento storico questi due sistemi, che erano un’entità unica e si completavano l’un l’altro, si separarono e emerse un conflitto tra i due; con la conseguenza che entrambi subirono dei cambiamenti. La tecnica greca presuppone una doppia azione di “carica e colpo”, lo stesso principio del serpente che si stringe come la molla e si raddrizza bruscamente. | colpi sono principalmente mirati, movimenti dalla difesa, lavoro schermistico, nelle azioni difensive si nasconde dietro il coltello, intorno all’avversario “intreccia conocchie”, si contorce come un serpente per poi attaccare.

Grand Maestro, Ph.D Oleg Maltsev  posò per scrivere una serie di libri sulla tradizione criminale russa sulla base di ricerche nell’Istituto di ricerca scientifica e altre attività scientifiche. Al momento, ha pubblicato ufficialmente il libro “Sui coltelli” in italiano.

Il titolo del Libro “Ai Coltelli”

 

Non solo noi abbiamo interessato la tradizione criminale russa, ma anche altri italiani vivono a Russia e hanno sviluppato scherma in questo paese. Per esempio, Cesare Alberto Blengini è famoso Maestro della scherma.

Cesare Alberto Blengini. Il titolo del “Trattato teorico-pratico di spada e sciabola”

 

In 1864 Lui ha pubblicato suo libro “Trattato teorico-pratico di spada e sciabola, e varie parate di quest’ ultimo contro la baionetta e la lancia ” à Bologna.

Nel 1876, quando il maestro della scherma italiana Cesare Alberto Blengini venne in Russia (San Pietroburgo) e lascia lì per sempre. Blengini è impegnato nell’educazione giovanile e nell’arte militare, anche ricercato la scherma, storia e tradizioni di questa terra.

Allo stesso tempo, a Milano, per ordine del Ministero della Guerra, viene pubblicato un libro dal titolo eloquente “Istruzione per la scherma di sciabola e di spada del prof. Giuseppe Radaelli scritta per ordine del Ministero della guerra dal capitano S. Del Frate” (1876). Nel 1880 fu pubblicato il suo nuovo libro “La guida della scherma moderna con le spade, Sabre e baionnette”.

 

Nel 1881, il miglior allievo di Blengini – Maestro Chiavelli anche è arrivato in Russia per lavoro, studio e l’altra attivita.

La storia dimostra ancora che è estremamente utile studiare vari stili di scherma, tradizioni criminali, che hanno attraversato periodi storici, guerre e battaglie. Per secoli, questi sistemi sono stati ripuliti da cose inutili e controllati dal destino e la vita delle persone, ci sono solo effettivi elementi tecnici efficaci, logica, tattiche. Rispettivamente, una persona può trasformarsi questa conoscenza  in altre aree di attività, utilizzare questa logica nel mondo moderno, già senza un coltello in mano.

 

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