Inizia a scrivere un libro sui Maestri della Scherma

La terra siciliana è stata famosa per la sua generosità, tra anni Palermo diventa non solo la capitale politica, ma anche il centro culturale mondiale. Una grande concentrazione di grandi talenti di questa regione apparve nel campo della letteratura, della storia e d’altre aree culturale, e specialmente nella SCHERMA.

La Scherma Siciliana è parte integrante della vita dei siciliani, della cultura e della tradizione antica, anche un modo per raggiungere il potere e raggiungere qualsiasi obiettivo.

 

In memoria del popolo siciliano ci sono un numero di guerre con i conquistatori, questo ha spinto a prendere le armi e difendere il proprio stile di vita. Cominciando con i Vespri nel 1282, gli abitanti di questa piccola isola hanno mostrato il loro coraggio e determinazione quando un esercito armato ben preparato fu sconfitto in una notte. Hanno dimostrato di possibilità tenere le armi nelle loro mani, distruggendo massicciamente soldati francesi addestrati ed esperti. In storia gente ricordano anche il nome dell’eroina incomparabile dei Vespri, Macalda di Scaletta, che, con la morale libera, riuscì a combinare un inusuale e degno possesso della spada maneggio.

Durante i secoli XVI e XVII della città nello stretto, grazie al traffico fiorente di un grande porto, terra fertile, ricchezza, affari militari, la Sicilia divenne famosa in tutto il mondo. Tuttavia, sapendo che ha suscitato orgoglio per i cittadini della loro antica cultura, non solo a Palermo, ma anche in altre province.

Vecchia Palermo vicino alla “Porta Nuova”

 

Durante il sanguinoso conflitto, stanno famosi tenti Maestri delle armi. Le loro imprese formarono la base di leggende nella poesia popolare siciliana. Il Maestri della scherma diventano grande persone e anche rispettate, alcuni hanno lasciato opere, trattati соn tutta la pratica in combattimenti di loro, che cosa loro hanno insegnato dal Grand Maestri, i seguaci e le generazioni future avevano possibilità a imparare. Tra questi Maestri ci sono Giuseppe Villardita, Blasco Florio, Giuseppe Morsicato Pallavicini, Michele Alaimo e altri.

 

La gente d’onore dalle nobili famiglie palermitane per le strade della città difendeva il loro modo di vivere con arma e duelli.

Passione per questo tipo di lotte in Sicilia (puoi anche vedere tracce in araldica e sullo stemma di Sciacca, dove un cavaliere è raffigurato su un cavallo con armatura e lancia), e anche se qualcuno sostiene che è apparsa ai tempi degli Angiò, esisteva già nel periodo svevo, come testimonia la presenza di due cavalieri Tancredi Ventimiglia e Corrado Spadafora nella battaglia svoltasi a Bari durante il tempo del re Manfredi, a causa dell’arrivo di Baldovino, l’imperatore di Costantinopoli.

Durante XVII secolo ci sono tanti tornei cavallereschi a Palermo e in tutta la Sicilia. La capacità di maneggiare armi fredde aumentava il desiderio di organizzare duelli, anche se proibiti, erano così frequenti che era difficile da credere.

La pratica dei duelli in Sicilia viene dall’antichità. Nella Siracusa greca, ad esempio, durante la celebrazione annuale in onore dei morti, usavano solitamente un duello sacrificale per soddisfare le anime dei morti.

Il culto della lama corta in Sicilia è chiaramente impresso nella storia della scherma siciliana. Qui a Sicilia, il coltello è sempre stato considerato come la spada dei cittadini, ma anche era una arma popolare tra le classi più modeste, anche hanno usato le persone d’onore.

Mentre il XX secolo era il tempo dei motivi di cambiamento, perché loro diventavano sempre meno gravi, la mania del duello cominciò a diminuire. Tuttavia, Palermo rimase l’autorità più rispettata nella risoluzione delle dispute cavalleresche.

La scherma in Sicilia è diventata una tradizione tra generazioni.

 

Durante lo studio della scherma siciliana, sono stati effettuati numerosi esperimenti scientifici presso il nostro istituto di ricerca, che sono stati realizzati nell’ambito dei progetti «Non un passo indietro».

 

Tra tutti i partecipanti al progetto, potremmo citare questi maestri stranieri come:

  • Carmelo Tangona (scuola del bastardo siciliano e recinzione con coltelli);
  • Raffaele Irmino (Gran Maestro, Sicilia);
  • Luciano Trimingo (Capo Scuola, Italia);
  • Antonio Merendoni (Professore, Maestro);
  • Antonio Versaci (Fabbro, seguace dell’antica tradizione siciliana);
  • Giuseppe Bonaccorsi (Scuola di Santa Maria) e altri.

 

Nell’ambito dell’attività di ricerca, sulla base dei risultati della ricerca di Grand Maestro Oleg Maltsev, noi abbiamo fatto numerosi documentari e interviste:

  • un film documentario “Storia delle armi siciliane“;
  • il trasferimento con il professor Merendoni “Mappa delle armi italiane“;
  • il film documentario “I fratelli dell’Etna” con il maestro Carmelo Tangona sulla scuola del bastardo siciliano e la scherma con coltelli;
  • documentario “Santa Maria. Il Maestro Giuseppe Bonaccorsi“su uno dei più antichi sistemi militari tradizionali siciliani;
  • Un documentario-incontro con i maestri delle arti marziali di Catania (Sicilia);
  • intervista “Sulle tecniche di fabbro e preparazione con Antonio Versace“, ecc.

Per lo sviluppo della tradizione della scherma siciliana da istituti di ricerca scientifica è prevista la pubblicazione annuale di un libro – “SCHERMA DEL SUD ITALIA“.

In questo 2019, nell’ambito di questa serie di libri, è previsto di pubblicare un libro di riferimento su tutti i maestri di scherma del Sud Italia!

 

Libro di riferimento “Scherma del Sud d’Italia”

Tutte le persone interessate che sono collegate all’argomento in questione sono invitate a partecipare al progetto!

Invia informazioni sui Maestri della Scherma del Sud Italia e contattaci per domande sui seguenti contatti:

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